Fiorentina – Juventus 1 -1 – Al Franchi una Fiorentina affamata ferma una Juve confusa e con poche idee

Fiorentina Juventus: “E in questo sabato qualunque, un sabato italiano” come diceva la canzone di Sergio Caputo, abbiamo visto i tre anticipi delle squadre impegnate in champions, che inauguravano la 5a giornata di campionato, con la prima partita all’Artemio Franchi di Firenze tra Fiorentina e Juventus

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Fiorentina – Juventus 1 -1

Partite tutte di cartello quelle della giornata di Sabato 3 Settembre, alle 18:00.

Si inizia alle 15:00 con la Fiorentina di Italiano che ha ospitato la Juventus di Max Allegri, che dopo la vittoria poco convincente contro lo Spezia, aveva il compito di tentare di vincere in un campo storicamente difficile per i bianconeri.

La Juventus si presenta con una formazione puntellata da un discreto turn-over in vista della partita di martedì contro il PSG: Difesa con Danilo e Bremer centrali, Vlahovic a riposo, in attacco Milik con Di Maria e Kostic, mentre debutta Paredes nella regia di centrocampo.

Fiorentina in formazione tipo, con il tridente d’attacco Kouame – Jovic Sottil

Pronti via, subito Milik

Bastano 9 minuti per Arakediusz Milik per replicare il gol contro lo Spezia; su un tiro cross di Kosti dalla parte sinistra interna dell’aria di rigore, Milik in linea con la difesa viola si inserisce nell’area piccola e di pancia infila Terracciano.

Risponde Kouame con un contropiede micidiale

La Juventus in vantaggio cerca di gestire la partita, ma la Fiorentina in campo è veramente aggressiva e trova il pareggio su un azione di calcio d’angolo dei bianconeri, che perdono palla davanti l’area di rigore viola e innescano un contropiede fulminante di Kouame su passaggio filtrante di Sottil che attraversa tutto il campo indisturbato e trafigge Perin con un preciso tiro alla destra del palo del portiere bianconero.

Rigore per i viola, Fiorentina sfortunata

Arrivata al pareggio, la Fiorentina trova entusiasmo, spinta anche da uno stadio infuocato, e mette sotto la Juve per tutto il primo tempo, schiacciandola nella sua metà campo.

La Juve tenta di ritornare in vantaggio grazie ad un contropiede orchestrato da Di Maria, che manda in aria di rigore McKennie, che a tu per tu contro il portiere, decide di passare a sinistra in area di rigore verso Kostic che in posizione defilata va al tiro, deviato da un difensore viola.

Dopo questa occasione per i bianconeri, solo azioni viola fino alla fine del primo tempo, dove il Var richiama l’arbitro per un tocco di mano di Paredes in area di rigore bianconera; rigore assegnato alla squadra viola ma Jovic con un tiro molto angolato sulla sinistra di Perin, prende il palo interno e la palla attraversa tutta la porta per poi uscire sul fondo.

Secondo tempo: Monologo Viola

Nel secondo tempo, solo una squadra in campo, quella di Italiano, che cerca in tutti i modi di portare a casa i tre punti, ma che trova sulla sua strada un super Perin in pomeriggio di grazia, che salva tutto il salvabile compreso un tiro di Amrabat destinato all’angolino, che il portiere bianconero devia in angolo.

Juve confusa, Fiorentina tosta ma sfortunata.

Il risultato di 1-1 alla fine dei 90 minuti è un buon risultato per la Juventus, che ha ancora molto da lavorare sui meccanismi di gioco e sull’amalgama di squadra: la qualità sicuramente c’è, ma ancora il gruppo stenta a giocare in maniera coesa. Forse con un Pogba a centrocampo, e un Chiesa in attacco in più, la situazione migliorerà notevolmente, ma in questo momento bisogna trovare gioco e risultato con i giocatori attualmente a disposizione di Allegri.

La Fiorentina avrebbe meritato sicuramente qualcosa di più del pareggio; La squadra di Italiano ha giocato 90 minuti arrembanti, con una intensità di gioco quasi asfissiante, che ha messo in seria difficolta il centrocampo bianconero che non riusciva a sostenere il i continui inserimenti di Kouame e Sottil. Forse troppa frenesia e voglia di fare ha in qualche modo sfavorito la squadra viola, che avrebbe potuto gestire meglio la superiorità atletica con un maggior possesso di palla aspettando il momento buono per trovare il secondo gol.

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